Progetto SPAL di calcio con bambini

15 ottobre 2024

Nel 2023 la società di calcio SPAL e l’Accademia di Calcio Integrato hanno ideato e realizzato un programma d’insegnamento del calcio a giovani con autismo di età compresa fra 6 e 14 anni. Il progetto ha valutato tramite test motori il miglioramento della forma fisica e il livello di apprendimento dei fondamentali di questo sport. Inoltre, è stato utilizzato un approccio qualitativo per valutare le competenze psicosociali all’inizio e alla fine del periodo di formazione attraverso interviste ai genitori e agli insegnanti. I risultati hanno dimostrato che i genitori e gli insegnanti hanno percepito che la maggior parte dei bambini con autismo ha migliorato le proprie abilità psicosociali e comunicative

I giovani che hanno partecipato a questo progetto provengono dalle scuole di Ferrara. Sono 18 di età compresa fra 7 e 14 anni e hanno in prevalenza una diagnosi di disturbo dello spettro autistico, del gruppo fanno parte anche un giovane con Sindrome di William e un altro con disturbo oppositivo provocatorio. Tutti i bambini sono in possesso del certificato d’idoneità alla pratica sportiva non agonistica. I partecipanti sono stati affiliati alla Federazione Italiana Sport Paralimpici per la Disabilità Intellettiva (FISDIR) del Comitato Italiano Paralimpico, anche per coprire eventuali costi assicurativi dovuti alle attività sportive.

L’attività si è svolta presso il centro sportivo della Spal a Ferrara. I giovani si sono allenati due volte alla settimana da Marzo a Giugno. Ogni allenamento ha avuto la durata di 60 minuti.

Si è scelto di utilizzare test motori che potessero accertare il livello di diverse capacità motorie e che fossero facilmente eseguibili dai bambini oggetto della nostra valutazione. Inoltre, di non secondaria importanza, test il più possibile validi, oggettivi, e almeno uno che indagasse abilità sport specifiche del calcio. Sulla base della letteratura precedente (Cei et al., 2017; Luiselli, 2014), abbiamo sviluppato un’indagine di tipo qualitativo intervistando genitori e insegnanti di sostegno per ottenere informazioni sulle dimensioni psicologiche indagate in questa ricerca, e che sono presentate nei paragrafi seguenti.

I miglioramenti nella volontà di ricercare la palla, nelle abilità motorie generali e nella partecipazione ai giochi sono tra i più evidenti nei bambini con disabilità intellettiva che partecipano al progetto. Questi miglioramenti possono essere attribuiti a diversi fattori, tra cui la familiarità acquisita con questo attrezzo sportivo, l’allenamento dedicato e l’interesse intrinseco dei bambini nel partecipare alle attività.

È interessante notare che sia i genitori che gli insegnanti riportano valori post attività correlati in maniera positiva. Ciò indica che entrambi i gruppi riconoscono e percepiscono in modo simile i miglioramenti. Questa coerenza nelle valutazioni evidenzia la validità e l’efficacia del progetto di calcio nell’aiutare i bambini con ASD a sviluppare le loro capacità motorie e a coinvolgersi attivamente nelle attività di gioco.

Complessivamente, il progetto si è rivelato essere un potente strumento dal punto di vista sociale e motorio. Promuove l’inclusione sociale, lo sviluppo delle competenze sociali e l’apprendimento attraverso il gioco di squadra. Allo stesso tempo, offre un ambiente strutturato in cui i bambini con autismo possono migliorare le loro abilità motorie, acquisire fiducia in sé stessi e sperimentare il piacere del movimento.


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